La stagione radiofonica 2013 di Stanze Soniche si è
conclusa, è vero, ma sabato arriva la maratona di Radio JP – Eurowebradio con
ben 24 ore di diretta no stop.
Stanze Soniche per l’occasione, nel suo spazietto dalle 19 alle 21 di sabato, si
dedicherà alla musica italiana che travalica i confini italiani e si fa
internazionale. Quale miglior ospite, per parlare di tutto ciò, del pugliese Andrea Mangia (in arte Populous, Life&Limb,
Girl with the gun e chi più ne ha, più ne metta)?
Prima di parlare con lui, però, per una volta attraversiamo
altre arti legate alla musica. Proprio nelle ultime settimane, infatti, è uscito
un meraviglioso video ad accompagnare il nuovo singolo di Life&Limb e noi
abbiamo colto l’occasione per chiacchierare e conoscere meglio il regista che l’ha
realizzato, Gianluca Sansevrino,
pugliese anche lui.
Buona lettura!
Vengo dalla provincia di Taranto,
Castellaneta, ma vivo a Roma da qualche
anno.
Sono un direttore della fotografia.
Lavoro principalmente con dei registi ma, come in questo caso, mi capita di
occuparmi anche di regia.
- Sabato intervisteremo Andrea Mangia
(Populous/Life&Limb/Girl with the gun) all’interno della maratona
radiofonica di RadioJP, tu hai curato la realizzazione del videoclip di Carry
on, ultimo singolo del progetto Life&Limb. Com’è
nata la vostra collaborazione?
Andrea
lo seguo da un pò di anni, ho scoperto le sue
produzioni tramite una sua cara amica, mi colpì molto un suo vecchio
brano Breaths the Best, lo trovai
innovativo.
Penso
che sia l'unico conterraneo che ascolto da più tempo, mi hanno sempre stupito
le sue produzioni.
Quando
ho ascoltato Carry On, del progetto Life&Limb, ho pensato subito a delle immagini, così l'ho
contattato e gli ho parlato di alcune idee per il video, lui ha accettato
subito e appena ho potuto ho iniziato a lavorare.
- Il videoclip è praticamente un
cortometraggio, intenso e bellissimo. Cosa ti ha dato l’ispirazione? Come mai
la scelta del bianco e nero? E quanto della musica ha influito sulla realizzazione
del video?
Il
video è nato dalla canzone, senza dubbio. Mi sono trovato, inizialmente, come
spesso accade, con una grande quantità di idee e di immagini. Ho iniziato,
successivamente, a scremare il materiale per poi rendermi conto che quello che
davvero mi serviva era un limbo: uno spazio asettico dove ci ritroviamo quando
per un momento ci allontaniamo dalla realtà, il brano mi portava a questo. La
location era essenziale, doveva in qualche modo esprimere un 'emozione ed
essere protagonista attiva di quel momento, complice dell'animo dei due
protagonisti, Livia Roscioli e Filippo Lilli, a cui devo molto.
Il
bianco e nero poi mi ha aiutato a ricreare questa sospensione temporale.
- Negli anni quali sono state le tue
influenze maggiori in campo cinematografico? E cosa ti ispira di più
musicalmente, invece?
Sicuramente
il cinema di Urlich Sedil per la sua
capacità di riuscire ad emozionare creando delle storie di finzione che sono
anche dei documentari.
Per
la musica penso ad Apparat con The devil's walk o altri suoi dischi, mi
piace come riesce a mescolare diversi generi con l'elettronica.
- Sei pugliese come noi, negli ultimi
tempi si parla tanto della rinascita della nostra regione. Da parte tua, ti
senti valorizzato dal contesto culturale pugliese e, più in generale, da quello
italiano? In che modo, secondo te, si dovrebbe investire sul talento dei
giovani?
In
Puglia non ho mai avuto modo di confrontarmi direttamente con quello che faccio
ma sono contento di alcune realtà che esistono. Per quanto riguarda la realtà
italiana è soprattutto in Puglia che vedo il proliferare di produzioni di buona
qualità però mi sembra che le cose si fermino in piccoli circuiti. Credo che si
debba investire di più sulla
distribuzione, almeno per quello che mi riguarda.
- Che progetti hai per il futuro? In
che direzione vorresti andare?
Al
momento sto facendo delle ricerche per realizzare un documentario sulla mia
terra, per me sarebbe una nuova esperienza, spero di iniziare presto anche se
mi piacerebbe continuare a lavorare a contatto con la musica.
- Per salutarci, suggeriscici un
libro, un film e un disco imprescindibili.
Nove racconti,
Salinger.
Holy Motors
di Leos Carax e W Zappatore del pugliese Massimiliano
Verdesca.
Until the Quiet Comes,
Flying Lotus.
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