30/06/11

Thurston Moore – Demolished Thoughts (2011)


valutazione: 8,5/10

I confront what crosses my path
Demolished thoughts in the aftermath
I don't look back to see the remains
It's just another one of their games.

C’è un silente luogo della mente che resta intatto dopo una distruzione. È quel luogo simbolico dominato da una paradossale vitalità, riservato alla ricostruzione. Sembra essere questo il campo in cui si muove Thurston Moore, leader dei Sonic Youth, alle prese col suo quarto album solista.
Già con Trees Outside The Academy avevamo potuto apprezzare le sue capacità compositive anche con la chitarra acustica ma non ci si poteva aspettare un album così agli antipodi rispetto le fragorose chitarre soniche e i feedback lancinanti che hanno fatto scuola a cavallo tra gli anni ottanta e novanta. Con Demolished Thoughts, scopriamo un signor Moore deciso a misurarsi con canzoni più intime e distese, come se si fosse divorato un disco di Nick Drake magari in compagnia dell’amico J Mascis.

In tal senso, sembra essere fondamentale la collaborazione in produzione di Beck, mentre la violinista Samara Lubelski e l’arpista Mary Lattimore donano un tocco malinconico in un contesto musicale decisamente folk.
Particolarmente ispirate, dal punto di vista melodico, sono la dolce Benediction, Illuminine e Blood Never Lies ma non mancano episodi più tesi e nervosi come Circulation che strizza l’occhio al punk-rock. Ad un ascolto superficiale, tra l’altro, sembrano stancare gli oltre sei minuti di Orchard Street e Space che risultano, invece, grandi esempi di psycho-folk acidulo e visionario. C’è anche il tempo per gli omaggi, stiamo parlando di Mina Loy – poetessa futurista, attrice e pittrice di origini inglesi vissuta tra nuovo e vecchio continente – alla quale è dedicata un’intera canzone, tra le più elaborate del disco e forse la meno accessibile.

Alla fine di questi trentasei minuti, l’ascoltatore affezionato alle sonorità rumorose resterà spiazzato ma, al tempo stesso, piacevolmente sorpreso di scoprire il proprio beniamino in una nuova veste, anzi, quasi spoglio del suo passato, libero di sperimentare nuove soluzioni musicali. Il neofita, invece, probabilmente farà fatica a digerire certe scelte sicuramente dettate da uno sfogo liberatorio più che da esigenze comunicative; è vero che imbraccia la chitarra acustica, ma è pur sempre Thurston Moore!

Andrea Russo



Thurston Moore – Demolished Thoughts
[Matador Records, 24/05/2011]

tracklist
01 - Benediction
02 - Illuminine
03 - Circulation
04 - Blood Never Lies
05 - Orchard Street
06 - In Silver Rain with a Paper Key
07 - Mina Loy
08 - Space
09 - January

1 commento:

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