18/03/13

Beach Fossils – Clash the truth (2013)

 
valutazione: 8,5/10

Dietro il parchetto del paese c’era una casa abusiva e abbandonata immersa nella tipica lama pugliese. Era piccina e sarebbe passata inosservata a chiunque se non fosse stato per quel rosso ormai scolorito con cui un passato proprietario forse un po’ eccentrico l’aveva interamente tinteggiata.
Era nota a tutti i ragazzini della zona per quell’aura di mistero che l’avvolgeva, alimentata da leggende metropolitane legate probabilmente proprio alla tinta scarlatta che evocava strane associazioni mentali a quelle fervide immaginazioni adolescenziali.

Tommaso era un tredicenne come tanti, esagitato dai primi slanci ormonali e dalle prime conquiste d’indipendenza. Passava i pomeriggi di quell’accenno di primavera ammazzando il tempo fra un libro e due timidi tiri a quelle prime sigarette. Da qualche tempo tentava disperatamente di entrare nelle grazie di un gruppo di ragazzetti appena più grandi di lui. Rubare qualche monetina dalla cassettiera della mamma e procurarsi di nascosto quel pacchetto di sigarette rappresentava solo uno, forse il più piccolo, di quei tentativi disperati. Anzi presto avrebbe avuto modo – sperava – di conquistarsi il posto nel gruppo con una specie di rito di iniziazione da cui ogni “adepto” era destinato a passare: il giro della Casa Rossa.
Tommaso non era molto convinto a proposito dei miti che narravano di inquilini sovrannaturali, tutt’al più temeva ratti e scarafaggi ma non avrebbe mai potuto confessarlo.
In ogni caso l’euforia e l’eccitazione, quando giunse la sera designata per la prova, avevano spazzato via qualsiasi timore e condizionamento psicologico negativo. Voleva solo farsi valere e provare di non essere una mezza sega, come qualcuno sosteneva bocciando l’idea di accoglierlo nel branco.
Si disposero tutti davanti la facciata della Casa. Davide, il “capo”, diede un calcio al portone ammuffito e quello cedette subito. Tommaso capì che era un chiaro invito ad entrare. Si avvicinò all’ingresso, ripassando a mente il percorso che avrebbe dovuto compiere, come gli avevano spiegato.
Il primo passo fu il più difficile, il buio era quasi totale, gli passarono frettolosamente una torcia e lo spinsero dentro. Si fece un po’ di luce e, schivando merde e ragnatele, trovò finalmente la scala che conduceva al piano superiore. I pioli scricchiolavano sotto il peso delle scarpe da ginnastica e le mani scivolavano sul legno marcio ma ce la fece. Il piano di sopra era meno sudicio, lentamente arrivò fino alla persiane rosse, le spalancò e la luce lunare invase la stanzetta. Istintivamente si lasciò andare in un grido nel vento, quasi un ululato di soddisfazione alla luna.
Inspirò l’odore della brezza serale, poi passò all’altra finestra, spalancò anche quella. Spense la torcia e tornò sui suoi passi verso la scala. Riprese a scendere, un piede dietro l’altro ed uscì dalla Casa correndo. Era in un vortice di esaltazione. Essere riuscito in quella stupidissima impresa gli dava un senso quasi di immortalità. Tutti gli altri lo abbracciarono, si sentì finalmente parte di un gruppo.
Inforcarono le biciclette e corsero incontro a quell’estate che avrebbe avuto il sapore dei vigneti e l’odore del sudore fraterno.

Annachiara Casimo

 

 
Beach Fossils Clash the truth
[Captured Tracks, 19/02/2013]

tracklist

1. Clash The Truth
2. Generational Synthetic
3. Sleep Apnea
4. Careless
5. Modern Holiday
6. Taking Off
7. Shallow
8. Burn You Down
9. Birthday
10. In Vertigo
11. Brighter
12. Caustic Cross
13. Ascension
14. Crashed Out

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