valutazione: 8,5/10
Nel buio immagino e disegno i profili degli oggetti,
ricreo gli spazi con la mente. Ogni cosa si plasma dietro i miei occhi chiusi.
Nel rumore ascolto, scovo le melodie e do vita ai suoni. Attraverso il rumore riesco a sentirti: sussurri parole lente e solenni.
Attraverso le ombre ti osservo: il tuo profilo si staglia luminoso con il sapore antico di una fragile porcellana.
Non mi guardi. Non mi parli.
Tendo il braccio per accarezzarti ma la mano intorpidita mi restituisce un’immagine falsata dei tuoi lineamenti, ti percepisco ineffabile, aerea, quasi fatta di nuvola.
Così svanisci e il buio torna a riempire i vuoti.
Nel rumore ascolto, scovo le melodie e do vita ai suoni. Attraverso il rumore riesco a sentirti: sussurri parole lente e solenni.
Attraverso le ombre ti osservo: il tuo profilo si staglia luminoso con il sapore antico di una fragile porcellana.
Non mi guardi. Non mi parli.
Tendo il braccio per accarezzarti ma la mano intorpidita mi restituisce un’immagine falsata dei tuoi lineamenti, ti percepisco ineffabile, aerea, quasi fatta di nuvola.
Così svanisci e il buio torna a riempire i vuoti.
Ogni volta ci ripenso. Durante i pleniluni la gente
dell’Appennino tramanda una storia, parla di una giovane fanciulla svanita in
una notte senza astri. La chiama Azzurrina, per via degli occhi chiari e dei
capelli dai riflessi di luna, e l’attende ogni mese, soprattutto durante
l’inverno quando l’oscurità è gelida e feroce. Si dice ritorni senza sosta, per
insegnare alla luna il suo corso e scandire l’andamento della natura.
Allo stesso modo ti attendo anch’io, quando la notte è fitta e angosciante, danzando attorno alla tua immagine riflessa nella mia memoria.
Allo stesso modo ti attendo anch’io, quando la notte è fitta e angosciante, danzando attorno alla tua immagine riflessa nella mia memoria.
Allineo tre ciottoli sulla coscia, sono così freddi
e lisci che mi ricordano le tue guance. Ne sfioro i contorni con il dito, prima
delicatamente poi sempre più veloce. Ti
giro attorno, ti giro attorno, ti giro attorno. Ormai è una danza che la
mia ragione conduce con la tua assenza. Riappari. Ti copri i capelli con un
velo leggero, impreziosito dal pizzo, che ti scivola sul collo per scendere
giù, lungo i fianchi. Lo fermi sulla spalla con la mano su cui brilla un
anello, fine come un frammento di stella. Ti abbraccio e volteggiamo immersi
nel frastuono. O forse è solo silenzio quello che sento, non distinguo più. Non
posso più percepire il mondo attraverso i sensi, tutto accade solo dentro di me.
Annachiara Casimo
True Widow – Circumambulation
[Relapse Records, 23/07/2013]
tracklist
01. Creeper
02. S:H:S
03. Four Teeth
04. Numb Hand
05. Trollstigen
06. I:M:O
07. HW:R
08. Lungr
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[Relapse Records, 23/07/2013]
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01. Creeper
02. S:H:S
03. Four Teeth
04. Numb Hand
05. Trollstigen
06. I:M:O
07. HW:R
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