19/12/13

Intervista a Gianluca Sansevrino


La stagione radiofonica 2013 di Stanze Soniche si è conclusa, è vero, ma sabato arriva la maratona di Radio JP – Eurowebradio con ben 24 ore di diretta no stop.

Stanze Soniche per l’occasione, nel suo spazietto dalle 19 alle 21 di sabato, si dedicherà alla musica italiana che travalica i confini italiani e si fa internazionale. Quale miglior ospite, per parlare di tutto ciò, del pugliese Andrea Mangia (in arte Populous, Life&Limb, Girl with the gun e chi più ne ha, più ne metta)?


Prima di parlare con lui, però, per una volta attraversiamo altre arti legate alla musica. Proprio nelle ultime settimane, infatti, è uscito un meraviglioso video ad accompagnare il nuovo singolo di Life&Limb e noi abbiamo colto l’occasione per chiacchierare e conoscere meglio il regista che l’ha realizzato, Gianluca Sansevrino, pugliese anche lui.
Buona lettura!


- Parlaci di te: da dove vieni, di cosa ti occupi, com’è nata la tua passione per la regia?

Vengo dalla provincia di Taranto, Castellaneta,  ma vivo a Roma da qualche anno.
Sono un direttore della fotografia. Lavoro principalmente con dei registi ma, come in questo caso, mi capita di occuparmi anche di regia.

- Sabato intervisteremo Andrea Mangia (Populous/Life&Limb/Girl with the gun) all’interno della maratona radiofonica di RadioJP, tu hai curato la realizzazione del videoclip di Carry on, ultimo singolo del progetto Life&Limb. Com’è nata la vostra collaborazione?

Andrea lo seguo da un pò di anni, ho scoperto le sue  produzioni tramite una sua cara amica, mi colpì molto un suo vecchio brano Breaths the Best, lo trovai innovativo.
Penso che sia l'unico conterraneo che ascolto da più tempo, mi hanno sempre stupito le sue produzioni.
Quando ho ascoltato Carry On,  del progetto Life&Limb, ho pensato subito a delle immagini, così l'ho contattato e gli ho parlato di alcune idee per il video, lui ha accettato subito e appena ho potuto ho iniziato a lavorare.

- Il videoclip è praticamente un cortometraggio, intenso e bellissimo. Cosa ti ha dato l’ispirazione? Come mai la scelta del bianco e nero? E quanto della musica ha influito sulla realizzazione del video?

Il video è nato dalla canzone, senza dubbio. Mi sono trovato, inizialmente, come spesso accade, con una grande quantità di idee e di immagini. Ho iniziato, successivamente, a scremare il materiale per poi rendermi conto che quello che davvero mi serviva era un limbo: uno spazio asettico dove ci ritroviamo quando per un momento ci allontaniamo dalla realtà, il brano mi portava a questo. La location era essenziale, doveva in qualche modo esprimere un 'emozione ed essere protagonista attiva di quel momento, complice dell'animo dei due protagonisti, Livia Roscioli e Filippo Lilli, a cui devo molto.
Il bianco e nero poi mi ha aiutato a ricreare questa sospensione temporale.


- Negli anni quali sono state le tue influenze maggiori in campo cinematografico? E cosa ti ispira di più musicalmente, invece?

Sicuramente il cinema di Urlich Sedil per la sua capacità di riuscire ad emozionare creando delle storie di finzione che sono anche dei documentari.
Per la musica penso ad Apparat con The devil's walk o altri suoi dischi, mi piace come riesce a mescolare diversi generi con l'elettronica.

- Sei pugliese come noi, negli ultimi tempi si parla tanto della rinascita della nostra regione. Da parte tua, ti senti valorizzato dal contesto culturale pugliese e, più in generale, da quello italiano? In che modo, secondo te, si dovrebbe investire sul talento dei giovani?

In Puglia non ho mai avuto modo di confrontarmi direttamente con quello che faccio ma sono contento di alcune realtà che esistono. Per quanto riguarda la realtà italiana è soprattutto in Puglia che vedo il proliferare di produzioni di buona qualità però mi sembra che le cose si fermino in piccoli circuiti. Credo che si debba  investire di più sulla distribuzione, almeno per quello che mi riguarda.

- Che progetti hai per il futuro? In che direzione vorresti andare?

Al momento sto facendo delle ricerche per realizzare un documentario sulla mia terra, per me sarebbe una nuova esperienza, spero di iniziare presto anche se mi piacerebbe continuare a lavorare a contatto con la musica.

- Per salutarci, suggeriscici un libro, un film e un disco imprescindibili.
Nove racconti, Salinger.
Holy Motors di Leos Carax e W Zappatore del pugliese Massimiliano Verdesca.
Until the Quiet Comes, Flying Lotus.

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