08/09/11

Shlohmo – Bad Vibes (2011)

valutazione: 8/10

Il nonno mi disse che dovevo camminare per un’oretta e che quel tragitto andava fatto tutto a piedi. Avrei dovuto attraversare la collina, superare il laghetto, addentrarmi nella boscaglia e infine avrei visto una grande pietra. Il nonno diceva che battendo tre colpi sulla pietra si sarebbe aperto uno spazio attraverso il quale, avvicinando gli occhi, avrei potuto vedere un pianeta molto lontano, la vita dei suoi abitanti e le numerose specie di animali e piante. Egli si animava in volto parlando della magica pietra e sbracciava ansiosamente nel tentativo di rendere più eroico il proprio racconto.
Fu così che un giorno decisi di lasciare tutto e di farmi questa bella escursione solitaria. Il gatto mi seguì ma decisi di scacciarlo via, si oppose, e così pensai che alla fine una compagnia del genere non mi avrebbe per nulla infastidito.
M’incamminai con Lulù che sgattaiolava dietro di me puntando ora un insetto ora l’ombra dei miei piedi. Il cielo era sereno e i raggi del sole, che filtravano attraverso i grandi alberi mossi dal poco vento, indoravano il percorso trasmettendo un senso di pacatezza al mio animo, a quello del mio gatto e degli insetti morti.
Dopo una mezz’oretta arrivai al laghetto ove mi fermai. Mi immersi e spruzzai dell’acqua addosso a Lulù per indispettirlo. Trasalì e scappò via come avesse sentito uno sparo, poi tornò come se nulla fosse successo. Feci delle foto al lago, al gatto e al fogliame secco e mi rimisi in cammino addentrandomi nella boscaglia. La grande pietra si vedeva già da qui ma il percorso era impervio, infatti caddi un paio di volte e mi graffiai un braccio. Arrivai che il cielo si era imbrunito e l’aria inumidita. Provai un forte senso di curiosità quando mi avvicinai alla pietra. Non resistetti a lungo e battei subito i tre colpi. Come d’incanto si aprì una fessura e accostai lo sguardo al suo interno senza farmi prendere troppo dall’emozione o dal timore. Vidi volteggiare delle linee colorate che infine presero forma, una forma tondeggiante. “Ci siamo”, pensai.

Da subito rimasi stupito dalla bellezza di questo pianeta, di un azzurro meraviglioso. Vidi maestose piante e animali colorati simili ai nostri. Poi vidi loro, gli abitanti, e mi sorprese che vivessero in posti davvero brutti. Non vivevano tra gli alberi e con gli altri animali ma appartati in centri grigi e desolanti fatti di abitazioni, presumo, costruite da loro. Molti di questi alieni, poi, avevano dei vestiti davvero buffi che sembravano quasi soffocarli e, inoltre, passavano la maggior parte del tempo lontano dai loro cari. Mi parve che fossero chiamati a dei doveri, infatti molti di loro si riunivano nello stesso luogo e cominciavano a svolgere delle operazioni che erano sempre le stesse dalla mattina alla sera, i loro volti erano sempre corrugati. Ah! I più piccoli, invece, passavano la mattinata in degli edifici, al chiuso, seduti e senza la possibilità di alzarsi e correre. Poi, quando uscivano da questi edifici, i loro volti si rilassavano, certi cominciavano a urlare e far baccano, altri per sfogarsi malmenavano i propri simili. La maggior parte delle famiglie si riunivano solo due volte durante l’arco della giornata, a pranzo e in serata quando poi andavano a dormire. E in tali occasioni notai un’altra cosa strana: non parlavano molto tra di loro. Per lo più ascoltavano delle parole che fuoriuscivano da una scatola. Protetti da questa scatola, i personaggi all’interno parlavano e parlavano, senza lasciare spazio di replica ai propri interlocutori. Tutta questa prepotenza mi lasciò seccato. Ma gli alieni sembravano divertirsi, ridevano e a me parve tutto assurdo e inquietante.

Distolsi lo sguardo, vidi chiudersi la fessura e così andai via, col mio gatto e con un senso di stranezza e costernazione addosso. Mio nonno mi aveva parlato di alieni che vivevano come noi, insieme agli altri animali e sugli alberi o in caverne. Lui c’era stato quando era giovane, qualche migliaio di anni fa.

Andrea Russo



Shlohmo – Bad Vibes
[Friends of friends, 09/08/2011]

tracklist
01. Big Feelings
02. Places
03. Anywhere But Here
04. It Was Whatever
05. Parties
06. Just Us
07. Sink
08. I Can't See You I'm Dead
09. Trapped In A Burning House
10. Get Out
11. Your Stupid Face
12. Seriously
13. Same Time

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