10/03/12

Soap&Skin – Narrow (2012)


valutazione: 8,5/10

“La solitudine è questa situazione 
un po’ buffa, un po’ ridicola, 
un po’ aggressiva […]"
(P.V. Tondelli)

È l’immagine di una donna al pianoforte che suona Liszt, sullo sfondo un paesaggio marino olandese; le onde che si infrangono imponenti sugli scogli e corrono giù verso la riva. Spesso Helga riguardava questo video in vhs; era un ricordo di un viaggio degli anni Ottanta.
Da quando non c’era più suo marito doveva badare a se stessa, proprio come aveva fatto in gioventù quando era partita per affinare la propria anima traghettandola a Parigi. Qui aveva studiato design ma non si laureò mai. Fu lì che incontrò invece Mathieu, quello che sarebbe diventato suo sposo.

La solitudine, questa condizione in fondo naturale, necessita a volte di spiegazioni. C’è un impulso un po’ perverso nel far sentire la propria vicinanza ai cari di una persona scomparsa. Helga detestava quel viavai di visite, quelle telefonate di cordoglio da parte di gente che non vedeva da anni o che conosceva in maniera solamente indiretta. Ma, tant’è, non poteva farci niente. Alla fine s’era rassegnata a considerare tutto ciò come qualcosa di normale e pian piano aveva imparato a districarsi nel groviglio di frasi di circostanza ed espressioni di empatia di cui avrebbe fatto volentieri a meno.

Talvolta si chiedeva se fosse cinica. Tutta quella gente preoccupata, gentile, spesso in lacrime… possibile che nei loro confronti non riuscisse a provare la ben che minima gratitudine? Probabilmente tutta quella dimostrazione di affetto non la sentiva propria perché, realizzò, era diretta solo nei riguardi del marito defunto. Dunque, avrebbe senso provare ugualmente gratitudine? Per l’amore di Mathieu, sì, aveva pensato Helga. E allora, in realtà non provava più amore nei confronti di Mathieu? No, no, no! Helga rifiutava questa ipotesi. Con ferma convinzione. Il solo fatto che le fosse venuta in mente una simile fantasia le fece provare un senso di vergogna e, pentita, rivolse un rapido sguardo alla figura del marito scomparso posta sul comò.

Piuttosto, arrivò alla conclusione, lo aveva amato fin troppo da vivo. Amava così tanto la vita che nei confronti della morte provava un sentimento confuso eppur netto: il più totale disinteresse. È in vita che Mathieu era stato suo marito, amante, amico e persino padre. È in vita che si dimostrano gli affetti, pensava, non da morti. La morte è l’oblio e non merita alcuna considerazione. Diamo troppa importanza alla morte e poca alla vita.

Helga spense il televisore, si alzò in piedi e tirò un sospiro, come se per arrestare il suo flusso di pensieri bastasse una boccata di ossigeno. Infine prese una decisone improvvisa. Sarebbe tornata nel suo paese natio, in Svizzera.

Andrea Russo



Soap&Skin – Narrow
[Solfo, 10/02/2012]

tracklist
01. Vater
02. Voyage Voyage
(Desireless cover)
03. Deathmental
04. Cradlesong
05. Wonder
06. Lost
07. Boat turns toward the port
08. Big hand nails down
09. Jail (Itunes only → listen here)

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