valutazione: 9/10
Zoom
Questa esistenza dal
significato ignoto è simile alla linea irregolare delle colline verde-scuro che
separa il mondo dal cielo. Più ci si avvicina più si perde di vista questa
linea. Essa comincia a prendere consistenza; diventa albero, terra, animale. E
infine scompare.
Zoom-in, zoom-out. E la cinepresa in spalla crea mondi, ne distrugge altri e poi, clic: fine della ripresa. Passo lo sguardo oltre. Le case in sequenza, da quassù, sembrano solo dei contenitori, nulla a che vedere con le vite e le sofferenze che contengono; esattamente come David Bell, il personaggio del primo romanzo di Don DeLillo. Osservo la realtà per quella che è. Il segreto dell’uomo occidentale è tutto qui: andare avanti, fare profitto, competere, rottamare, vincere. Ma a pensarci bene non è un segreto, anzi, è dna.
Zoom-in, zoom-out. E la cinepresa in spalla crea mondi, ne distrugge altri e poi, clic: fine della ripresa. Passo lo sguardo oltre. Le case in sequenza, da quassù, sembrano solo dei contenitori, nulla a che vedere con le vite e le sofferenze che contengono; esattamente come David Bell, il personaggio del primo romanzo di Don DeLillo. Osservo la realtà per quella che è. Il segreto dell’uomo occidentale è tutto qui: andare avanti, fare profitto, competere, rottamare, vincere. Ma a pensarci bene non è un segreto, anzi, è dna.
E allora non resta altro
che entrare, chiedere il permesso alla società del consumo: “Ehi sono dei
vostri tranquilli oh che bella casa dove hai comprato le tende davvero un
aspetto accogliente guarda un vero affare”. E via così, tutti felici e contenti
sorrideremo a un nuovo giorno grazie al nostro lavoro tutto sprint, e in
macchina ascolteremo solo notiziari di economia da dieci minuti intervallati da
quindici minuti di pubblicità “la nostra esperienza al vostro servizio” mentre
fuori campeggerà il cartellone di un esponente politico locale con lo stesso identico
slogan del cazzo: “la nostra esperienza al vostro servizio”. È proprio così che
questo significato, giorno dopo giorno, diventerà sempre meno ignoto e farà
capolino dal portafogli. O almeno di questo ti convinceranno.
"At the end of the line
It is as if there's no time
at all
Nothing left to win
Every pleasure burned to
the wick
Content to be alone
A quiet picture drawn each
day before it ends
To remind me once again
Why I'm even here"
Grizzly Bear – Shields
[Warp, 18/09/2012]
01. Sleeping Ute
02. Speak in Rounds
03. Adelma
04. Yet Again
05. The Hunt
06. A Simple Answer
07. What's Wrong?
08. Gun-Shy
09. Half Gate
10. Sun in Your Eyes
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